di Claudia Crocchianti - Il primo giugno dovrebbero riaprire i centri estetici e i parrucchieri e per loro non sarà facile visto che dovranno rispettare una serie di precauzioni per il fatto che il lavoro si svolge a contatto diretto con il cliente. Resta il fatto che questo allungamento proprio non ci voleva per un settore che è fermo dagli inizi di marzo. E solo che è stato “fortunato” ha percepito il contributo di 600 euro ma il futuro resta incerto per tutti.
Abbiamo ascoltato Simona De Luca dell’attività “Hair Fashion by Simona” che si trova nel centro storico medievale di Tivoli, precisamente in via Postera.
La tua attività riaprirà il primo giugno, come stai vivendo questa situazione dal punto di vista psicologico ed economico?
“Una situazione mai successa. Purtroppo non possiamo dare la colpa a nessuno. Ma il nostro mestiere è a stretto contatto con il cliente. Economicamente lo Stato ci ha dato 600 euro, che a me per fortuna sono arrivati, ma la settimana dopo ho pagato commercialista 640 euro e corrente 190. E meno male che non pago l’affitto perché il locale è di mio marito. Spero che non ci sia chi in questo periodo sta lavorando in maniera abusiva a casa, anche se alcune voci giungono, purtroppo”.
Come ti stai organizzando per la riapertura prevista tra poco più di un mese?
“Per la riapertura sto comprando tutte cose usa e getta e non si sa cosa ci diranno da fare e sono sicura che neanche i primi di giugno ci faranno aprire anche perché l’1 è lunedì e il 2 è festa. Se poi dal 4 ci sarà un contagio elevato non aprirà nessuno”.
Dunque, c’è molta preoccupazione tra gli operatori del settore.
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