di Claudia Crocchianti -
Giovedì 30 settembre alle ore 18, lo scrittore e Direttore di Rai Quirinale Andrea Covotta, presenterà il libro “I costruttori di equilibri politici - Dalla Repubblica dei partiti a quella dei leader”, nella splendida cornice di Villa d'Este. A introdurre la presentazione sarà il Direttore delle Villae, Dottor Andrea Bruciati e a moderare Ilaria Capitani, Vice Direttore di RAI 3.
Andrea Covotta, come è nata l'idea di scrivere questo libro?
"All'inizio della stesura avevo deciso di parlare di Moro e quanto lui avesse fatto come politico e soprattutto per il fatto di aver saputo creare equilibri politici. Tutti lo ricordano per quei cinquantacinque giorni , ma io ho voluto approfondire soprattutto il modo di fare politica di Aldo Moro ma naturalmente ho poi parlato anche della sua prigionia perché tutto è collegato. Per questo motivo tra gli altri politici vi sono anche De Gasperi, Fanfani e Paolo VI soprattutto nel periodo in cui ancora non era Papa".
Gli equilibri politici facevano parte del modo di agire di Aldo Moro, secondo lei oggi nella politica mancano?
"Voglio dire che gli equilibri politici sono rimasti chiusi nel bagagliaio di una Renault 4 rossa. Posso aggiungere che c'è stato un intermezzo negli anni ottanta con Craxi e le riforme della Democrazia Cristiana. Dal 1989 la democrazia dell'alternanza si è bloccata. Oggi abbiamo una politica ferma e che insegue l'opinione pubblica. É pur vero che si usciva da un periodo difficile, ma sia la Democrazia Cristiana che i partiti di opposizione avevano l'obiettivo di accompagnare il Paese e soprattutto di sopportare e supportare i cambiamenti. Era un modo di fare politica aperto, basti pensare a De Gasperi e alla sua di idea di Europa, non ci si doveva fermare alla Nazione ma andare oltre".
Quello che stiamo vivendo non è un periodo facile, ma potrebbe dire cosa c'è di diverso fra la politica attuale e quella del passato?
"Mancano i partiti, che secondo me sono importanti come punto di riferimento per una popolazione, le liste civiche vanno anche bene, ma poi devono sfociare in qualcosa. Nel passato vi erano la piazza, i comizi e l'elettore conosceva chi votava, oggi c'è un vuoto, una distanza in tutto questo. Ci sono i social, ma possono avere anche risvolti negativi come la distanza. Oggi ci sono i leader e un consenso non duraturo, ma effimero. Bisogna riconoscere l'avversario e soprattutto fare in modo che fra loro ci sia rispetto, basti pensare alle elezioni del 1948 dove De Gasperi e Togliatti nella loro campagna elettorale ebbero sempre un rispetto reciproco. Nella politica passata si aveva un modo diverso di realizzare progetti, basti pensare che l'autostrada del Sole è stata costruita in pochi anni mentre oggi per delle opere importanti ci vuole molto più tempo per realizzarle".
Politica e giovani?
"C'è una grande voglia di partecipazione, ci sono vari movimenti per l'ambiente, per esempio, più spazi pubblici, ma manca la politica in quanto tutto non riesce a essere incanalato".
Giovedì 30 settembre sarà a Tivoli a presentare il suo libro, qualcosa su questo evento?
"Presentare un libro in un luogo come Villa d'Este ha un tocco in più proprio per la sua bellezza. Tivoli infatti ha due siti meravigliosi ,questo e quello di Villa Adriana. Voglio ringraziare il Direttore Andrea Bruciati e Sergio Cerini per la stima nei miei confronti e per essere stato invitato a presentare il mio libro in questo luogo".
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