Medici, professionisti sanitari, pazienti guariti e tantissimi cittadini uniti da un grande scopo: far riconoscere dal Ministero della Salute il protocollo per le cure domiciliari precoci per il Covid. Per questo sabato 8 maggio, alle ore 14.30, saranno in Piazza del Popolo a Roma per far sentire la propria voce.
Le cure domiciliari precoci secondo uno schema terapeutico elaborato in scienza e coscienza dai medici del Comitato Cura Domiciliare Covid 19 e l’importanza fondamentale del ruolo dei medici nel supporto domiciliare precoce saranno il cuore di una conferenza nazionale che si terrà dopodomani nel cuore della Capitale. A partire dalle 14.30 alcuni dei medici del gruppo, che attraverso Facebook ha supportato - gratuitamente e in molti casi a distanza - migliaia di persone in tutta Italia, racconteranno la loro esperienza e spiegheranno l’importanza di un approccio domiciliare precoce, secondo la loro esperienza. I cittadini che sono stati curati dai professionisti del gruppo, porteranno in piazza la testimonianza di quanto questo approccio immediato abbia decisamente fatto la differenza nella loro guarigione.
Le cure a casa hanno salvato migliaia di vite umane e tante altre sarebbero potute essere salvate se si fosse andati oltre la linea guida del Ministero della Salute, che si basa ancora su “Tachipirina e vigile attesa”. Un protocollo questo che, se attuato così com’è, rischia seriamente di creare un “buco temporale” di 3-4 giorni nel quale la malattia potrebbe aggravarsi, tanto da costringere il paziente al ricovero ospedaliero. Il Covid va aggredito subito!
Eppure le cure domiciliari precoci non sono state prese in considerazione dal Ministero della Salute, che proprio di recente ha redatto le linee guida basandosi sempre su “Tachipirina, vigile attesa e poi si vedrà”, oltre a non considerare l’utilizzo della vitamina D e della Lattoferrina, quando, invece, ci sono diversi studi che ne confermano l’efficacia contro l’aggravamento delle patologie a carico dell’apparato respiratorio.
Senza dimenticare che proprio di recente, il Ministero della Salute ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar del Lazio di sospendere il protocollo "Tachipirina e vigile attesa" per aprire le porte alle terapie precoci. Un ricorso assurdo che sembra andare contro il diritto dei pazienti Covid di essere curati a casa secondo scienza e coscienza da quei medici che vanno oltre un protocollo che si è dimostrato inefficace e che, numeri alla mano, ha contribuito a causare migliaia di ricoveri ospedalieri.
Non è per fare polemica, o essere maliziosi, ma sembra che l’idea che un paziente possa essere curato precocemente a casa (e guarire senza grossi problemi) non è che piaccia molto a qualcuno.
Appuntamento a sabato 8 maggio ore 14.30 a Piazza del Popolo a Roma. Il Covid si cura!
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