di Claudia Crocchianti -
Quella dei ristoratori è una delle categorie più penalizzate da questa emergenza. Da metà marzo hanno dovuto abbassare la serranda, per rialzarla (a metà) solo qualche settimana fa per i servizi di consegne a domicilio e dal 4 maggio anche per l'asporto. Quando riapriranno al pubblico, i ristoranti dovranno rispettare una serie di normative rigide, che porteranno sicuramente alla riduzione del numero dei tavoli e dei relativi coperti.
Nel nostro giro di orizzonte, per dare voce a gestori delle varie attività, abbiamo intervistato
Gabriella Musizza, titolare della trattoria “Da Gabriella".
Come stai vivendo questo periodo dal punto di vista psicologico ed economico?
"Dal punto di vista psicologico, essendo per natura un’ottimista, sto cercando di non vedere soltanto gli aspetti negativi, anche in una situazione difficile e drammatica come questa. Ciò premesso, esaminando gli aspetti economici, per noi che lavoriamo all' 80% con il turismo e con le agenzie, è una situazione gravissima. Tenendo conto che da metà febbraio sono iniziate le disdette delle scuole e soltanto nel mese di marzo abbiamo avuto una perdita di 4700 studenti, senza tener conto di altri gruppi, si può facilmente immaginare quanto sia stata la perdita complessiva. Relativamente al guardare positivo, posso dire che i nostri sono clienti fidelizzati e comunque quando sarà possibile, torneranno a visitare la nostra meravigliosa città".
La ripresa del turismo potrà dare una nuova spinta per far riprendere al meglio la vostra attività.
"Dal parte mia, sicuramente sto continuando e intensificando - attraverso i social e mailing list - l’attività di promuovere Tivoli, con le sue ville, i suoi percorsi, le sue meraviglie!!Quest'anno, cercheremo di andare avanti e sopravvivere".
Il servizio di asporto come sta andando?
"Noi l’abbiamo sempre fatto, ma in questo periodo è pochissimo, perché le persone, costrette a casa, cucinano e quindi non hanno bisogno di nulla. È vero però che i nostri clienti tiburtini, sono prima di tutto amici e cercano di darci una mano, ordinando periodicamente. Voglio ringraziare tutti coloro che, in questo momento così difficile, cercano di aiutare non solo la mia, ma le varie attività del territorio, con i loro ordini.
Attualmente è molto importante far sentire a tutti i commercianti, che la cittadinanza c'è e non ci abbandona. Queste dimostrazioni aiutano anche psicologicamente e sono veramente importanti, per tutti noi, che stiamo provando ad andare avanti. Temo che il turismo a Tivoli torni soltanto nel 2021: bisognerà quindi armarsi di tanta pazienza e abnegazione, per riuscire a superare un anno come questo. Intanto però, dovremmo cercare di far conoscere Tivoli sempre di più, in modo che alla ripresa, possa esserci un flusso turistico che ci garantisca di recuperare".
Cosa si può fare nel frattempo?
A tale proposito approfitto per fare un appello a tutti i cittadini e i commercianti: promuoviamo Tivoli con foto, articoli, post. Stimoliamo l’interesse, la curiosità, il desiderio di conoscere la nostra città. Facciamo in modo che questo periodo sia proficuo, ognuno di noi può (forse dovrei dire 'deve') promuovere Tivoli, e tutti ne trarremo benefici. So che non è facile, ma evitiamo di piangerci addosso e valorizziamo la nostra città. L'indotto turistico dovrebbe essere il primo dei capitoli del nostro Comune, e la prima opportunità di lavoro per i nostri giovani".
Come ti stai organizzando per la riapertura al pubblico?
"In attesa della prossima apertura, abbiamo e stiamo apportando delle migliorie, all'interno della nostra trattoria, rispettando tutte le norme di sicurezza. Cercheremo di mantenere la nostra tradizione di locale per le famiglie e gruppi di amici che vengono da noi non soltanto per mangiare piatti tradizionali, ma anche per stare insieme e condividere splendidi momenti, mantenendo le opportune distanze. Arrivederci a presto, per continuare a divertirci insieme. Sarà dura, ma ce la faremo".
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